lunedì 18 aprile 2011

De "Blurring"

Padiglione della Croazia_Biennale di Venezia 2010
Blurring significa sfocamento. Imprime movimento ad un oggetto che è per sua natura fermo, cristallizzato in una forma. Eisenman inaugura questa tecnica nella casa Guardiola: siamo nel 1986. Un'immagine fuori fuoco è un'immagine che non riusciamo a catturare con un'obiettivo, il suo muoversi la fissa in una condizione visiva, che forse somiglia al suo dissolversi. In un momento del suo dissolversi o magari del suo apparire. Il padiglione della Croazia presentato alla XII Biennale di Venezia è straordinario in questo senso. Non sembra nemmeno reale, cioè costruito di materia. Si rende concreta un'immagine che appartiene ad un mondo digitale; non esiste un piano unico, una superficie, un limite, ma un certo tipo di originale trasparenza, costruita a partire da una complessa stratificazione (42 strati di rete di profili metallici). Pensare che si tratta di una costruzione di 32 tonnellate d'acciaio sembra assurdo. Ma lo è. E' d'acciaio. Ma leggero, inconsistente, etereo. Sfuggente.







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